mercoledì 14 settembre 2011

Lavagna magnetica ABC


Acquisto di oggi: sempre utile, fin dall'alba dei tempi, per l'apprendimento in età prescolare o, nel mio caso, in situazioni di disabilità nella scuola primaria, per sopperire a difficoltà di coordinazione oculo manuale senza rinunciare all'approccio con le lettere e senza necessariamente utilizzare il computer, dove inizialmente la tastiera potrebbe confondere il bambino per la presenza di troppi stimoli tutti posizionati vicini.

In questo caso, invece, l'aspetto ludico si fonde a quello didattico e le letterine, in stampato maiuscolo e colorate, possono essere maneggiate, spostate, attaccate sulla lavagna magnetica con facilità.

Nella parte posteriore della tavola magnetica c’è una lavagnetta sulla quale il bambino potrà scrivere le parole imparate o disegnare; inoltre nella scatola ci sono alcune immagini magnetiche da associare alle parole o da utilizzare nei disegni.

Mi sembra un gioco educativo molto utile sia per gli insegnanti di sostegno che per quelli della scuola dell’infanzia. Esiste anche la versione con i numeri!

mercoledì 7 settembre 2011

Mi leggi una storia?


La lettura ad alta voce è il primo fondamentale approccio alla lettura: in questo modo, sin dai primi anni di vita, i bambini prendono confidenza con il libro, si appassionano al racconto e all’arte di narrare e imparano, ascoltando l’insegnante o i genitori, come leggere con espressività, in modo da appassionare gli uditori; inoltre entrano in contatto con un mezzo antico, quello della lettura ad alta voce e della narrazione, molto differente dai media prevalentemente visivi ai quali sono abituati (cinema, televisione, computer), avendo la possibilità di dare via libera alla fantasia, che li porterà ad immaginare protagonisti e ambientazioni della storia...perchè anche la fantasia va "allenata", e televisione e computer non la favoriscono particolarmente in questo senso, sebbene non siano assolutamente da "demonizzare" (ci sono programmi televisivi per bambini di altissima qualità e videogiochi creativi e CD-Rom adatti ai più piccoli). Infine la lettura ad alta voce migliora l’attenzione e incoraggia l’ascolto ed è un momento di condivisione di un’esperienza che supera il concetto di lettura come separatezza e solitudine. Da un punto di vista pedagogico, una concreta esperienza di ricezione creativa condivisa.

Una buona lettura ad alta voce è soprattutto una lettura espressiva, chiara, con caratterizzazione dei personaggi nei dialoghi, costruzione di pause per creare aspettativa, cambiamento del ritmo di lettura, il tutto con l’obiettivo di coinvolgere l’uditorio, anche rivolgendo ai bambini domande su come pensano proseguirà la storia, incentivando gli interventi e commentando noi stessi gli avvenimenti che leggiamo (senza però influenzare la classe o il bambino con la nostra interpretazione). Inoltre è utile non dimenticare di alzare gli occhi dal libro per guardare gli ascoltatori, coglierne le reazioni, e interagire con loro anche tramite le espressioni del proprio volto.

Per terminare, mi piace ricordare che in una classe dove inizialmente i bambini sbuffavano all'idea della lettura ad alta voce, dopo aver preso gusto nell'ascoltare le storie che proponevo loro, mi chiedevano anche durante la ricreazione di leggere un libro ad alta voce...dovevo invitarli io a giocare ancora un po' o a terminare la merenda! Che soddisfazione vederli così appassionati!

Dalla spiaggia alla scuola...senza traumi!


Mancano ormai pochissimi giorni...il rientro incombe sulle vacanze ormai agli sgoccioli! Parlando con i bambini ho riscontrato due reazioni diverse riguardo al ritorno a scuola: che c'è chi, pur abbandonando a malincuore i ritmi e le abitudini vacanziere, non è dispiaciuto di ritornare con amici e maestri sui banchi, curioso di sapere cosa lo aspetterà, mentre c'è chi, al solo pensiero di rimettere piede a scuola, si manifesta insofferente e spaventato. Da cosa dipende questa disparità di reazioni? Innanzitutto ciascun bambino affronta le difficoltà e l'esperienza scolastica in maniera molto soggettiva, non tutti sono in grado di gestire cambiamenti, pressioni psicologiche, impegni e doveri con serenità, talvolta si manifestano situazioni di frustrazione che sta all'insegnante e ai genitori individuare, per poterne comprendere l'origine e offrire al bambino strumenti per superarle. Un consiglio valido per tutti è caricare il rientro in classe di elementi e aspettative positive che possano sostituire nel bambino eventuali ansie. Eventuali novità devono essere presentate dal genitore e dagli insegnanti con entusiasmo, come opportunità e non come un nuovo ostacolo da affrontare: i bambini sono tutti diversi, ma un bambino sereno e rassicurato si potrà confrontare con le difficoltà con uno spirito curioso e entusiasta. Piccolo suggerimento: qualche bel ricordo dell'estate potrà essere portato a scuola i primi giorni e permetterà la condivisione con i compagni di una bella esperienza legata alla vacanza, in modo da non distaccarsi subito dalle sensazioni positive che il periodo estivo ha lasciato nei nostri piccoli studenti.
Buon rientro a tutti!